Bullismo: la vita stravolta di Pierluigi

Il 7 febbraio si celebra la giornata del bullismo e del cyberbullismo. Il bullismo e il cyberbullismo consistono in una serie di comportamenti ripetuti aggressivi e spesso violenti fisici e \ o psicologici che si verificano soprattutto tra gli adolescenti ma anche, se pur più raramente, nella fascia d’età compresa tra i 9 e 11 anni. Il bullismo può avvenire anche attraverso piattaforme digitali come i social (whatsapp, instagram, Tik Tok etc…) in questo caso si parla di cyberbullismo : termine inventato da un educatore canadese che unisce al termine bullismo la parola cyber, prefisso utilizzato per alcune parole in ambito informatico

Questo caso è tratto da “LE IENE SHOW” in cui Nina Palmieri ci ha raccontato la tragica storia di Pierluigi nel servizio del 6 dicembre 2016

< Oggi Pierluigi ha 38 anni, ma si comporta come se ne avesse 5> dichiara la madre

< Io lo chiamo “SASSO” perché non sente freddo, caldo, fame. Non chiede mai niente a nessuno non ha più lacrime>

Tutto è partito alle 11:30 del 31 ottobre 1996 durante quella ricreazione che gli ha cambiato la vita.

< Erano in 3 hanno iniziato a dargli pugni che sembravano cemento armato>dichiara la madre

Quello che è successo dopo non è chiaro. All’inizio Pierluigi decide di nascondere l’accaduto ai genitori…Ma quando i genitori lo scoprono decidono di procedere per vie legali, questo accade nel 1996, quando il bullismo era ancora un fenomeno noto a pochi. Dopo l’accaduto Pierluigi non riuscirà più a essere quello di prima.

< Dopo di noi cosa farà Pierluigi? > si domandano i genitori… Fa fatica ad esprimersi, ma per il calcio ha una grande passione.

“Mi piacerebbe giocare in porta” racconta a Nina, la giornalista.

Nina porta Pierluigi ad una partita dell’Inter-Napoli allo stadio San Paolo.

I genitori dichiarano “Appena è tornato a casa ci ha parlato come non aveva mai fatto in vita sua”

Questo è solo uno dei tanti episodi accaduti negli anni fino ad oggi…

Ed è anche l’esempio di quanto questi traumi avuti da bambini possano segnare la vita di una persona.

Per concludere noi aggiungeremmo che il bullismo è un atto spregevole in cui vengono presi di mira e vengono derisi i bambini più deboli che non reagiscono o che non ne parlano con qualcuno quindi si chiudono in loro stessi e stanno davvero molto male… Noi auspichiamo che atti come questi possano  finire al più presto e di conseguenza i bambini possano vivere con più spensieratezza.

di Maria D’Amoia e Noemi Di Giuseppe classe 2A

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